Zisa, patrimonio dimenticato: il degrado che ostacola

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Il Giardino della Zisa, che circonda il celebre Palazzo della Zisa — gioiello arabo-normanno e patrimonio UNESCO — dovrebbe essere un luogo di bellezza, cultura e aggregazione. Invece, oggi si presenta come un simbolo del degrado urbano che affligge Palermo.

Tra incuria e abbandono Le immagini parlano chiaro: erba secca, rifiuti sparsi, cestini divelti e mai svuotati. E porprio i cestini ritratti nelle foto, sono in queste condizioni da Novembre 2024. Nessun operatore Rap ha mai segnalato alla propria azienda tutto ciò? O lavorano con le bende agli occhi?

La vegetazione spontanea che invade i marciapiedi sembra far parte del paesaggio. Pare che il piano straordinario di diserbo siamo rimasto bloccato a Ponte Corleone…

Mobilità pedonale compromessa I marciapiedi di via Corradino di Svevia e via Gugliemo il Buono, che costeggiano l’area, sono invasi da erbacce e rifiuti ingombranti. Gli alberi non potati ostacolano la visibilità e mettono a rischio i pedoni. La sera, per camminare è necessario munirsi di torcia, e l’asfalto dissestato peggiora la situazione.

Alcune aree del prato sono curate, ma altrove si accumulano ramaglie e immondizia. Il cancello principale è parzialmente leggibile, mentre il cartello interno riporta due differenti versioni del regolamento comunale su ville e giardini. Notare la voce relativa all’accesso dei velocipedi…

Il cancello su via Michele Piazza è inaccessibile a giorni alterni.

Per la cronaca, le immagini sono del 12 agosto e oggi 18 agosto la situazione è solo peggiorata.

Una richiesta di dignità I residenti chiedono interventi urgenti. Non si tratta solo di decoro, ma di sicurezza, vivibilità e rispetto per un quartiere che merita attenzione quanto le zone centrali della città. La Zisa non è periferia: è storia, cultura e comunità.

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66 Thoughts to “Zisa, patrimonio dimenticato: il degrado che ostacola”

  1. Fresh

    Confermo, è proprio uno schifo.

    Da notare poi il progressivo decadimento.

    Questa l’immagine di Google Street View del 2008, tutto sommato civile:
    https://www.google.com/maps/place/Giardino+della+Zisa/@38.1171108,13.3441428,3a,75y,43.71h,83.48t/data=!3m8!1e1!3m6!1s0ENCG8Jna8AqUvOF5TFSEQ!2e0!5s20081201T000000!6shttps:%2F%2Fstreetviewpixels-pa.googleapis.com%2Fv1%2Fthumbnail%3Fcb_client%3Dmaps_sv.tactile%26w%3D900%26h%3D600%26pitch%3D6.515988072386875%26panoid%3D0ENCG8Jna8AqUvOF5TFSEQ%26yaw%3D43.708380755854286!7i13312!8i6656!4m6!3m5!1s0x1319ef690ae13579:0x5a6766bf0edd0800!8m2!3d38.1167668!4d13.3429988!16s%2Fg%2F12203wpv?authuser=0&entry=ttu&g_ep=EgoyMDI1MDgxMy4wIKXMDSoASAFQAw%3D%3D

    Già nel 2015 landa desertificata e cacatoio per animali:
    https://www.google.com/maps/place/Giardino+della+Zisa/@38.1171211,13.3441986,3a,75y,213.55h,81t/data=!3m8!1e1!3m6!1sGEaFjezFcV6wFgNF8bFxsw!2e0!5s20150701T000000!6shttps:%2F%2Fstreetviewpixels-pa.googleapis.com%2Fv1%2Fthumbnail%3Fcb_client%3Dmaps_sv.tactile%26w%3D900%26h%3D600%26pitch%3D9.003174667489716%26panoid%3DGEaFjezFcV6wFgNF8bFxsw%26yaw%3D213.5522812521767!7i13312!8i6656!4m6!3m5!1s0x1319ef690ae13579:0x5a6766bf0edd0800!8m2!3d38.1167668!4d13.3429988!16s%2Fg%2F12203wpv?authuser=0&entry=ttu&g_ep=EgoyMDI1MDgxMy4wIKXMDSoASAFQAw%3D%3D

    Nel 2018 un immondezzaio, probabilmente creato da molti che oggi chiedono il ripristino del decoro:
    https://www.google.com/maps/place/Giardino+della+Zisa/@38.1171415,13.3441758,3a,75y,217.68h,82.83t/data=!3m8!1e1!3m6!1sWKAf9JyHKSDTgVZSVqT_Tg!2e0!5s20180801T000000!6shttps:%2F%2Fstreetviewpixels-pa.googleapis.com%2Fv1%2Fthumbnail%3Fcb_client%3Dmaps_sv.tactile%26w%3D900%26h%3D600%26pitch%3D7.170701301602492%26panoid%3DWKAf9JyHKSDTgVZSVqT_Tg%26yaw%3D217.678548324943!7i13312!8i6656!4m6!3m5!1s0x1319ef690ae13579:0x5a6766bf0edd0800!8m2!3d38.1167668!4d13.3429988!16s%2Fg%2F12203wpv?authuser=0&entry=ttu&g_ep=EgoyMDI1MDgxMy4wIKXMDSoASAFQAw%3D%3D

    Sino a giungere all’immagine più recente, quella del 2022, dove sull’immondezzaio sono stati piantumati degli alberi che probabilmente nessuno ha mai innaffiato:
    https://www.google.com/maps/place/Giardino+della+Zisa/@38.1171352,13.3441763,3a,75y,242.33h,81t/data=!3m8!1e1!3m6!1sJW_s9S69sMJ1qKcdZFY6tA!2e0!5s20220901T000000!6shttps:%2F%2Fstreetviewpixels-pa.googleapis.com%2Fv1%2Fthumbnail%3Fcb_client%3Dmaps_sv.tactile%26w%3D900%26h%3D600%26pitch%3D9.003975155343198%26panoid%3DJW_s9S69sMJ1qKcdZFY6tA%26yaw%3D242.3287986919667!7i16384!8i8192!4m6!3m5!1s0x1319ef690ae13579:0x5a6766bf0edd0800!8m2!3d38.1167668!4d13.3429988!16s%2Fg%2F12203wpv?authuser=0&entry=ttu&g_ep=EgoyMDI1MDgxMy4wIKXMDSoASAFQAw%3D%3D

  2. Giuseppe

    E’ una vera vergogna! Nessuno amore x la propria Città! Popolo senza dignità! Dovrebbero togliere il riconoscimento UNESCO. Non siamo degni e questa Amministrazione con RAP e Settore verde e giardini che non riesce a tenere in condizioni civili questo sito dove vanno tanti turisti è altrettanto indegna! Viene da vomitare a vedere tanta inciviltà.

  3. The villains of Palermo

    Mi rivolgo a chi ha scritto questo articolo. Quanto tu scrivi “Nessun operatore Rap ha mai segnalato alla propria azienda tutto ciò? O lavorano con le bende agli occhi?” io ti dico che se fossi operatore RAP, sarei io il primo a lasciare tutto questo schifo così come è.

    Gli operatori fanno il loro lavoro, ma non possono (e non devono) essere gli schiavi della maleducazione palermitana. Basta guardare le spiagge: rifiuti ovunque, lasciati da chi poi grida al degrado. E pur di non prendersela con i veri responsabili — i palermitani incivili — se la prendono con La Vardera, per la sua battaglia a favore delle spiagge libere. Il paradosso: il problema sono le spiagge libere, non i porci che le devastano.

    “I residenti chiedono interventi urgenti.” è il nuovo “i porci vogliono gli schiavi”.

    A furia di chiedere interventi straordinari ci si dimentica che la normalità comincia dal rispetto quotidiano degli spazi comuni.

    Se dipendesse da me, altro che interventi straordinari: io lascerei tutto lì. Li lascerei affogare nel loro stesso pattume finché non imparano a civilizzarsi.

    Il degrado nasce da chi sporca illegalmente, non dall’operatore ecologico che si rifiuta — giustamente — di fare straordinari non pagati.

  4. The villains of Palermo

    Articolo che normalizza l’inciviltà palermitana. Criticate la RAP mentre allegate foto di aiuole piene di rifiuti. Quindi il messaggio sarebbe: la RAP deve pure occuparsi della spazzatura buttata nelle aiuole?

    Ma quando lo direte chiaramente che il problema sono i palermitani che fanno schifo?

    Uscite da Palermo e andate a vedere come vivono le società civili occidentali. Altro che piani straordinari. Qui serve una terapia d’urto culturale.

    #commissariamentoesterno

  5. StreetSurvivor

    Ma sono proprio i residenti la causa di questo schifo, mica i passanti residenti altrove o i turisti!
    Gli operatori RAP vedono e sanno tutto ma fanno il loro e basta, perchè ogni squadra ha determinati compiti. Ma a Palermo non c’è speranza, se si pensa che nonostante i CCR prendano tutto da tutti senza chiedere documenti, esistano ancora ingombranti lasciati in giro per la città e nonostante con la differenziata porta a porta, esistono sempre i cumuli di munnizza agli angoli di strada…
    Ci vogliono pulizie straordinarie e i militari a presidio H24. Forse così rimarrebbe pulita.

  6. punteruolorosso

    il giardino della zisa è anch’esso patrimonio unesco. non ho mai capito perché.
    urge una modifica totale del giardino.
    ci sono stati vistosi errori nella costruzione delle vasche, sicché l’acqua non viene azionata praticamente mai. le vasche sono sempre vuote e si riempiono di sporcizia.
    esteticamente, il giardino lascia molto a desiderare. soprattutto nella transizione fra i vari livelli del giardino, sono state fatte delle scelte molto raffazzonate. un esempio: quelle rampe di scalini in stile giardinetto condominiale intervallate da dossi irregolari di prato incolto.
    un altro esempio: le due muragliate con gli scivoli per i disabili. perché così grandi?
    il rapporto col monumento non c’è quasi. dietro alla schiera dei dammusi, un piccolo corridoio stile alcatraz e poi un cancello che delimita l’area incolta davanti al castello.
    va rifatto tutto il giardino. è troppo complicato, contorto.
    basterebbero delle scalinate per risolvere i dislivelli. dei piccoli scivoli per i disabili. delle vasche semplici, senza tutti quegli orpelli. il recupero dell’area di scavo in cima al giardino. un accesso diretto al monumento.
    quanto all’area antistante, quella che cà su via guglielmo il buono, andrebbe piantumata con degli alberi resistenti alla siccità. ulivi, melograni, mandorli ecc.
    via i prati, a palermo non funzionano.

  7. punteruolorosso

    un’aggiunta: abbattere il muro col giardino del sacro cuore e fare un giardino unico.

  8. BELFAGOR

    Di fronte a queste immagini il Comune o non risponde o sostiene che il personale è insufficiente .
    Ma è vero che i dipendenti comunali sono pochi e ci vogliono altre assunzioni?
    La RAP, secondo dati del 2024, aveva in tutto 1543 dipendenti, così distribuiti : 5 dirigenti, 12 dipendenti alla presidenza, 22 nello staff di presidenza, 31 nell’area Finanza e bilancio, 24 alle risorse umane, 28 nell’area legale, 40 nell’area igiene ambientale Nord, 24 nell’area igiene ambientale Sud, 14 nell’area igiene del suolo, la logistica ne ha 20 mentre agli impianti lavorano 23 tra amministrativi e tecnici. Soltanto 1000 avevano la qualifica di autisti e operai ed erano adibiti alla raccolta dei rifiuti.
    Inoltre 400 dipendenti usufruivano delle agevolazioni della legge 104/92 e non svolgevano lavoro esterno
    In parole povere, nel 2024, ben 1/3 del personale, per vari motivi, si trovava negli uffici.
    La RAP si lamenta che il personale è insufficiente però sempre nel 2024 , 37 dipendenti della Rap assunti come autisti e operai sono stati destinati ad altre mansioni. Per l’esattezza, durante le settimane di agosto 2024 in cui si parlava di emergenza rifiuti , 9 furono distaccati nella Presidenza, 24 all’area Finanza e bilancio e 4 nell’area legale.
    ( vedi articolo del GDS del 18/08/2024)
    La RESET , secondo dati del 2024, ha invece ben 1540 dipendenti.
    Cioè i dipendenti delle due società che si occupano di pulizia nella città e di oltre 3000 .
    L’azienda che gestisce i rifiuti nel comune di Milano è Amsa (Azienda Milanese Servizi Ambientali ) ha …..3000 dipendenti.
    Non so se Milano è “pulita” come Palermo ma il numero dei dipendenti e lo stesso.

  9. Fresh

    Basta guardare il progressivo delle foto di Google Street View nel corso degli anni, per vedere decadimento e menefreghismo che imperano in quel giardino e in generale in quella zona.
    Giardino, tra l’altro, in mano a quattro bimbim…kia con il motorino elettrico che scorrazzano a tutta velocità.
    Chi oggi chiede decoro è spesso, non sempre, co-autore dello stato delle cose.

  10. The villains of Palermo

    Ricapitolando le parole di @BELFAGOR, per chi ha problemi di comprensione del testo (o fa finta):

    RAP + RESET = 3.083 dipendenti (1.543 + 1.540), per un Comune con 630.427 residenti + “x” fuori sede

    AMSA (Milano) = 3.000 dipendenti, per un Comune con 1.407.044 residenti + “y” fuori sede (con y > x per ovvi motivi)

    Milano ha meno dipendenti in rapporto all’utenza. Eppure è meno sporca di Palermo.

    Escludendo l’ipotesi che i dipendenti di Palermo siano negligenti in massa — anche perché abbiamo spiegato che non spetta a loro raccogliere i rifiuti gettati illegalmente ovunque — beh, ognuno tragga le sue conclusioni.

    C’è chi chiede pulizia straordinaria.
    Forse servirebbe civiltà ordinaria.

  11. Massimimiliano

    Stante l’inciviltà dei palermitani, il conune di Palermo è negligente e complice, negligente per la qualità della raccolta, basta vedere come vengono svutotati i cestini, quello che cade a terra li rimane, quando estraggono la parte rimovibile non raccolgono nemmeno quello che sta sotto, il numero degli stessi sarà ridotto almeno del 50%, non esiste spazzamento meccanizzato se non in piccole zone, davanti l’ingresso del giardino ci sono tre contenitori riempiti h24 anche con sfabbricidi, complice perché non multa. Giustissimo sottolineare che dovrebbe essere lo stesso dipendente a segnalare.

  12. The villains of Palermo

    Veramente nelle foto pubblicate l’unico cestino ancora in piedi sembra addirittura vuoto, con tanto di sacchetto appena cambiato.

    I cestini buttati a terra sono al pari della munnizza nelle aiuole: frutto dell’inciviltà, non certo responsabilità degli operatori ecologici.
    E l’inciviltà, ricordiamolo, è roba di chi è pagato per multare e far rispettare le regole — mettendo a rischio la propria incolumità, se necessario.

    Poi proprio quel giardino è uno dei posti più indegni di questo paesone invivibile: ogni anno è uno degli avamposti che ospita il rituale antropologico ancestrale della vampa di San Giuseppe. E immancabilmente, nei giorni successivi, fioccano le lamentele su PalermoToday perché “nessuno rimuove i resti del rogo”.

    Che popolo bizzarro: brucia e poi si scandalizza della cenere.

  13. Massimiliano

    A me pare che per ogni questione si faccia un trattato di sociologia anche quando non necessario, i cestini cosidetti a bandiera sono stati una scelta al risparmio scellerata, i piu si sono spezzati alla base del supporto a causa dell’ossidazione da agenti atmosferici e da pipì dei cani, gli altri, quelli piu da zona bene, sono perlopiù vivi e vegeti, non sono stati rimpiazzati con il risultato che quelli rimasti sono quasi sempre pieni. Poi non capisco chi dovrebbe farle le multe se non chi ne è preposto, ma no i voti non si toccano.

  14. The villains of Palermo

    Questa è l’arroganza palermitana di cui parlo. Uno vi sbatte in faccia la realtà e vi offendete pure.

    Ma è vero o non è vero che anche in quel giardino viene appiccato ogni anno un rogo di rifiuti antropici per la presunta devozione a San Giuseppe?

    L’unico cestino in piedi visibile in foto non è pieno. E che gli altri siano caduti perché da quartieri di serie B è tutto da dimostrare. Lo stai dicendo tu in veste di povera vittima palermitana.

  15. Massimiliano

    Vatti a controllare tutti i supporti dei cestini in questione, fatti non chiacchere, sono stati progettati non tenedno conto dell’usura, per il resto se il tuo ego ti spinge a ritenerti migliore degli altri fai pure, ti fai forza sempre delle stevve ovvietà.

  16. The villains of Palermo

    @Massimiliano
    Serietà. Anche con i cestini top di gamma lì appiccano comunque il rogo per quel riturale antropologico.
    E la munnizza nelle aiuole? Altri utenti hanno anche fatto notare delle scorribande di baby-gang in scooter senza targa.

    Dalle foto il giardino è fin troppo pulito. Si vede che ogni tot viene fatta comunque pulizia straordinaria, pagata con i miei soldi, che ho tutte le TARI pagate, a differenza di molti palermitani.

    E questo è inaccettabile. Se non si può fare repressione andrebbero fatti affogare nel loro pattume. Anche i resti del rogo sarebbero dovuti rimanere li dove sono.

    Non so se sia peggio chi sporca illegalmente o chi viene a fare pulizia straordinaria, normalizzando l’inciviltà palermitana.

  17. The villains of Palermo

    E quel rituale non consiste solo nel rogo con rifiuti antropici che rilasciano tossine nell’aria. Parlo anche di tutto il contorno: pietrate alla polizia, ai vigili del fuoco, danneggiamento delle auto parcheggiate, blocco delle strade (quindi delle autoambulanze).

    Per questo servirebbero anche agenti in servizio che siano lontani dalla cultura palermitana. In queste guerriglie urbane non ho mai visto gli agenti usare i manganelli. Nella migliore delle ipotesi stanno a guardare insieme ai vigili del fuoco l’andamento dei roghi, nella peggiore le prendono di santa ragione dalla popolazione locale.

    Altro che cestini top di gamma ahahahah

  18. Massimimiliano

    Ritengo che la conversazione sia inutile, sempre la solita litania in un continuo divagare dallo specifico di un inutile cestino via via fino alle caratteristiche antropologiche del palermitano piu o meno incivile, semplicemente bisognerebbe saper contestualizzare. Buona giornata.

  19. The villains of Palermo

    @Massimiliano
    “Ritengo che la conversazione sia inutile” — eppure continui a rispondere citando l’inutilità dei cestini salvo poi sostenere che il problema siano quei cestini, quei materiali, quella ossidazione. Sempre il dettaglio tecnico, mai la responsabilità dell’utenza. Il contesto lo so benissimo: è quello di una città in cui la gente si scandalizza se il giardino è degradato ma brucia rifiuti su quello stesso giardino.

    Io non sto “divagando”, sto facendo esattamente ciò che serve: collegare lo stato di un cestino marcio alla cultura civica che lo circonda. Perché puoi anche mettere cestini in titanio, ma se la gente ci piscia sopra (letteralmente) o li sradica per farne legna da ardere, il problema non è la qualità del metallo, ma del tessuto sociale.

    E se ti urta sentire parlare di caratteristiche antropologiche, chiediti perché: forse hai toccato con mano la verità e non ti piace.

    Contestualizzare dici? Allora contestualizza questo: le pulizie straordinarie, i cestini rimpiazzati, la manutenzione costante. Tutto fatto con le tasse di chi si comporta in modo civile e che si stufa di vedere i propri soldi buttati nel cesso per rimediare all’inciviltà altrui.

    Tu parli di “ego”. Io parlo di fatti, a partire dai miei bonifici in uscita. E i fatti sono più testardi delle tue impressioni.

    Buona giornata davvero. Ma sul serio: vedi di passarla al CCR.

  20. Massimiliano

    Vuoi sempre avere l’ultima parola, caro e unico sostenitore delle finanze pubbliche, cavaliere senza macchia e senza paura, fustigatore del malcostume palermitano, nulla di nuovo sotto questo sole! Io al momento la giornata la sto passando a potare un saggio e vecchio ulivo che è nato prima di me e morirà molto dopo di me, ecco lui si che ci potrebbe insegnare molto. Saluti.

  21. Turco Napoletano

    Stamattina il tizio a colazione ha ingoiato lo Zingarelli. “Rifiuti antropici”!!!

  22. @The villains of Palermo ma sempre a polemizzare? Ma cosa mischi? Ma di quali straordinari non pagati parli?
    Come fai a scrivere che gli operatori Rap non dovrebbero segnalare determiante anomalie?
    Quei cestini sono pure ritratti su google maps già da aprile 2024.
    Come fai a parlare di incività, dall’alto del tuo piedistallo? Tu coi tuoi video dal linguaggio assai discutibile.
    Ma per favore

  23. Comunque tutto il porcile è stato rimosso, idem i cestini divelti.
    Aspettiamo il riposizionamento di nuovi cestini gettacarta e un impianto illuminazione degno di questo nome

  24. The villains of Palermo

    @antony977
    Non è polemica, è argomentazione su dati e fatti.
    Non è un piedistallo, è il mio estratto conto comunale in regola (cosa che a Palermo vale come certificato di minoranza etnica), che va a braccetto col mio rispetto degli spazi comuni e delle regole di civile convivenza.

    Per quanto riguarda gli operatori ecologici, lo ribadisco: non devono segnalare ogni anomalia, perché con la cultura dell’illegalità locale diventerebbe un lavoro extra h24. Il loro compito è già difficile così, e non possono supplire all’assenza di repressione e civiltà.

    Hai confermato che il porcile c’era. È stato rimosso dopo mesi, non dopo ore. E se gli abitanti continuano a rifiutare la civilizzazione, è destinato a tornare (e quello sì che torna dopo ore). Sempre.

  25. Nikolaj_Stavrogin

    Tutto il mio sostegno a The Villains, ma è una battaglia persa. L’avevo detto in un tuo commento su YouTube: i peggiori palermitani sono quelli “bene”, quelli che appaiono civili. Perché sono i primi a giustificare tutto questo degrado. Perché lo fanno? Perché, in fondo, lo status quo, gli va bene, anzi benissimo. Loro sono arroccati nelle loro piccole Torri d’Avorio, nei residence e nei quartieri “bene” della città. Non fanno i conti quotidianamente con la gente comune di Palermo e anzi, ne parla quasi schifata. Crede che debbano rimanere nelle “borgate periferiche”, quando in realtà Palermo È un insieme di borgate periferiche che ne costituiscono l’assoluta maggioranza.
    Ovviamente la colpa è dei cestini, che si rompono perché sono fatti male. Mica dei vandali che sfasciano tutto e sporcano ovunque. La monnezza cade dal cielo, è colpa della RAP che deve lavorare ogni giorno h24 con le pale meccaniche.
    Lascia perdere, The Villains, è una guerra persa in partenza. Io ho perso ogni speranza quando sono stato bannato da uno di questi simpatici moderatori “bene”, per la imperdonabile colpa di aver puntato il dito sui suoi comparucci.
    Lo ripeto: è una guerra persa. E, in fondo, lasciarli nel degrado è quello che si meritano.

  26. Nikolaj_Stavrogin

    @antony977

    Sei proprio un genio, un luminare. Dunque con i cestini e l’illuminazione a norma sarà “tutto pulito”. E adesso per colpa della RAP si è sporcato tutto. È la RAP, infatti, a gettare immondizia per terra, distruggere ogni cosa. In effetti i palermitani al buio non riescono a centrare il cestino e l’immondizia va malauguratamente a terra.

    E poi sì, i cestini non sono a norma. Se il cestino è rotto, ovviamente, i palermitani son costretti a lasciare l’immondizia per strada non potendola mettere altrove.

    Ah, l’hai già detto che “Palermo è la città più bella del mondo”?

  27. Nikolaj_Stavrogin

    @Massimiliano

    Dunque, fammi capire: un prato PIENO di sporcizia, immondizia di ogni tipo, sarebbe dovuto alla negligenza degli operatori ecologici e non al fatto che chiunque (autoctono) passa di lì getta quello che gli pare. Ma facciamo finta che il tuo ragionamento abbia senso e seguiamo il tuo filo (pseudo)logico: ma dimmi allora, carissimo. Ma gli operatori ecologici, da dove vengono?
    I politici che vi amministrano di dove sono? Chi li vota?
    A me sembra che la Sicilia sia una regione Autonoma a Statuto Speciale, Palermo ha molti più poteri di una città come Milano o Torino ed è amministrata, gestita da palermitani. Gli operatori ecologici di cui parli sono palermitani. Ammesso e concesso che sia questa la vera causa del degrado che si osserva a Palermo, quindi, la causa non può che ricadere, ancora una volta, sui suoi abitanti. Sono i suoi abitanti che la sporcano e sono sempre i suoi abitanti, pagati per pulirla, che non fanno niente.
    Un commentatore osserva che Palermo ha tanti operatori quanto Milano, con la differenza che Milano è 10 volte più grande territorialmente. Dunque o gli operatori ecologici milanesi rendono ALMENO 10 volte più degli operatori ecologici palermitani, oppure i milanesi sporcano ALMENO 10 volte meno dei palermitani. Oppure, ipotesi peggiore – e più probabile – sono vere entrambe le cose. Che ne dici, Massimiliano?
    Ah, non dire “sono i magrebini di via Roma”, perché Palermo è la città con più autoctoni d’Italia (la percentuale di stranieri a Palermo non arriva nemmeno al 4%).

  28. Nikolaj_Stavrogin

    P.S.

    Che poi, rimembro ai lettori: la Sicilia è una regione Autonoma a Statuto Speciale. Una regione dove i collegamenti, stradali e ferroviari, sono a dir poco da terzo mondo. Non c’è una autostrada degna di tale nome, alcuni paesi sono quasi-irraggiungibili in automobile (le uniche strade per arrivarci sono delle trazzere a volte neanche asfaltate strette, irregolari e pericolose).

    Vogliamo parlare del randagismo diffuso in tutte le campagne siciliane e perfino in alcuni centri abitati? La parallela alla ferrovia da Villabate è infestata di cani randagi, di grossa taglia, tanto per dirne una, e non di rado si vedono “pascolare” in Corso dei Mille. Per non dire altrove.

    La mancanza cronica di acqua … In un’ISOLA. Un’isola senz’acqua, sembra il titolo di una barzelletta. Israele è stata costruita nel deserto ed è piena d’acqua, noi siamo un’isola circondata dal mare e con bacini idrografici e abbiamo perenne carenza d’acqua.

    Ma io mi chiedo: ma è possibile che di fronte a questi dati di fatto che dovrebbero suonare come schiaffi non ci sia nessuno che inizia seriamente a pensare che il problema, in Sicilia, è di carattere culturale?

  29. The villains of Palermo

    @Nikolaj_Stavrogin
    La differenza tra noi e loro e che noi non abbiamo nulla da nascondere, chi si sente punto si. Se hai il carbone bagnato tiri in ballo il cestino senza zincatura, l’erba secca, l’operatore ecologico che non fa il suo lavoro (mentre magari è solo uno che si sta attenendo al contratto di servizio e chi si lamenta non paga nemmeno la TARI).

    E comunque anche i quartieri pseudo-signorili fanno cacare: passeggia in via libertà, noterai munnizza sotto le aiuole. A Palermo non si salva nessuna zona, né come munnizza né come civiltà delle persone.
    Lo stesso succede a Napoli, come ci mostrano i video di Borrelli: si imbatte anche in persone che dovrebbero essere facoltose — avvocati, medici, dottori — ma che sono ugualmente incivili. A Palermo è la stessa cosa: sono solo incivili con una maschera.

    Il problema è solo antropologico, a tutti i livelli di classe sociale. Palermo è capoluogo di una regione a statuto speciale. Eppure per qualità della vita è sotto Catanzaro e Foggia.

    Ogni volta che esco da qui spero sempre che la gente eviti di chiedermi da dove vengo. Perché a rispondere Palermo mi cade la faccia a terra ogni volta.

  30. punteruolorosso

    @villains of palermo
    @stavrogin,
    capisco il vostro disagio, ma giù le mani da antony passalacqua. se il sito non vi piace, andate da qualche altra parte.
    nel commento di sopra ho detto come stanno le cose alla zisa: il prato non ci azzicca niente.
    il posto è nato brutto, era già brutto senza la munnizza. è un’enorme barriera architettonica. la volgarità dei nostri concittadini è commisurata alla mediocrità delle cose che si fanno in città. è una teoria che vale anche per lo zen e per tutte le periferie. il brutto chiama bruttezza, un bel luogo ha meno possibilità di essere sporcato. un luogo pieno di complicazioni, nicchie, anfratti tubi a vista e spazi di risulta come il giardino della zisa è un luogo dove si accumula più facilmente la spazzatura, che diventa anche difficile da stanare perché stratificata negli spazi di mezzo.

  31. Nikolaj_Stavrogin

    @punteruolorosso

    Eccolo. Altra minaccia di ban perché ho toccato uno degli intoccabili?

    Poi interessante questa teoria. Quindi un luogo si sporca perché non piace. In effetti se vedo un posto che non mi piace sono invogliato a gettarci la monnezza, distruggerlo, sporcarlo e magari defecarci bellamente. Molto interessante questa teoria sociologica. C’è però un dettaglio: la Zisa non è un quartiere periferico ma è un quartiere “storico” della città di Palermo ed è un sito UNESCO.
    Del resto, a due passi dal Palazzo dei Normanni e della Cattedrale abbiamo i Danisinni, bel quartiere ricco di degrado. Immagino sia un altro luogo “periferico”, un luogo periferico a 50 metri dal Palazzo sede della Regione (Autonoma e a Statuto Speciale, ricordo). Che dire poi di via Imera? Dev’essere anche quella periferica. Ah, ma non è allo Zen, è a due passi dinuovo dai centri nevralgici di cui sopra “storici” della città di Palermo. O vogliamo parlare della vergogna che fu il Cortile Cascino? Ci sono voluti due americani per denunciare lo schifo e il degrado che avveniva là dentro, nonostante decenni di appelli dei residenti del tutto ignorati dalla “Palermo bene”. E dov’era il Cortile Cascino? In periferia? Ma no, dinuovo a due passi dal Palazzo dei Normanni.
    Vede, carissimo punteruolorosso, lei conferma quello che penso della stragrande maggioranza dei meridinali (e sono meridionale anch’io, sottolineo: palermitano di nascita, PURTROPPO): siete un popolo di eterni contemporanei. Non avete né avi né posteri, vivete continuamente nello status quo, per voi vale il sempreverde detto “Franza o Spagna, basta che se magna”, finché nessuno invade il vostro orticello fila tutto liscio. Che importa se abbiamo una città piena di ladri (letteralmente, PIENA di ladri in ogni strada), furti di auto e taccheggi continui, inciviltà e violenza in ogni angolo e servizi assenti. Per voi va bene così, e infatti nessuno protesta.
    Quello che lascia a bocca aperta, che fa crollare ogni speranza di cambiamento, è proprio questa totale assenza di una reazione collettiva e questa continua voglia di insabbiare ogni cosa.
    Palermo, e il sud Italia, non dovrebbero far parte dell’Europa. Lo dico con rammarico: non c’entrano assolutamente nulla con gli europei, hanno una civiltà diversa. Quello del sud non è sottosviluppo, ma è un tipo di sviluppo, di civiltà, diversa. Palermo (come Napoli) è più simile a Beirut che a Madrid o a Praga, è un dato di fatto. Smettetela perlomeno di riempire la testa di sciocchezze ai giovani volenterosi e lasciate che scappino da queste lande il prima possibile.

  32. Nikolaj_Stavrogin

    @punteruolorosso

    “il posto è nato brutto, era già brutto senza la munnizza. è un’enorme barriera architettonica. la volgarità dei nostri concittadini è commisurata alla mediocrità delle cose che si fanno in città. ”

    I cittadini sono gli abitanti di Palermo. La Zisa era un castello edificato da colonizzatori stranieri, il degrado che vi sta attorno è stato costruito dagli abitanti di Palermo. Gli operatori ecologici e i politici sono sempre abitanti della stessa città, ergo la “bruttezza” di cui parla la hanno fatta loro. Non è nata dal nulla. E non c’entra assolutamente nulla la povertà (lo dico prima che qualcuno tiri fuori la solita storia strappalacrime del “ce manca er lavoroh!1!”). Pure l’Irlanda era povera fino a 40 anni fa. Un’isola che doveva far fronte ad una superpotenza (lo UK) in una zona periferica d’Europa con lo stesso numero di abitanti di un’altra isola, al centro del mediterraneo e che gode di clima favorevole: la Sicilia. In questi 40 anni l’Irlanda è diventato uno dei posti più ricchi di benessere d’Europa, la Sicilia continua a stagnare nel sottosviluppo. Anzi, nel “diverso sviluppo”, come detto nel commento sopra. Quello siciliano (come quello calabrese, campano etc) non è sottosviluppo, ma è diverso sviluppo. Le mafie non nascono per caso, le mafie sono il risultato della disperazione di persone che vengono continuamente derise dalle istituzioni locali, perenni assenti, e che vengono appunto sostituite in loco da suddette mafie.
    Una questione puramente culturale, antropologica, di cui povertà e mafia sono solo conseguenze.

    Lo Zen è il risultato più smaccato di questi tratti culturali, ma c’è dello zen in ogni angolo di Palermo. Chi finge di non vedere è complice di tutto ciò.

  33. punteruolorosso

    @nikolaj stavrogin,
    chi realizza qualcosa deve anche capire il contesto socio-economico in cui s’inserisce l’opera.
    a palermo serve semplicità e solidità. una superficie semplice è più facile da pulire e da sorvegliare. alla zisa si è scelta la complicazione, senza però saperla né realizzare né gestire.
    ci sono dei dislivelli? li devi risolvere in modo semplice. e invece si è scelto di complicarli: scalette, scivoli, passamano, cancelli, collinette …
    Andate a vedere l’area del cosiddetto”verde terrasi”, che adesso si chiama, se non sbagli, villa costa. un giardino condominiale al cubo. corpi bassi, cancellate, scalette, montagnette ricoperte di erbacce…
    una cosa del genere non può finire bene.

  34. punteruolorosso

    solo a palermo si realizzano ville pubbliche in stile parco giochi del condominio di v.le strasburgo. materiali a parte (uso a profusione del costoso marmo travertino), l’idea della zisa è quella.

  35. Nikolaj_Stavrogin

    @punteruolorosso

    Se non sei un troll allora il tuo è un delirio. Non puoi essere serio. Palermo è in PIANURA, di quali collinette stai parlando? Quali superfici “semplici”? Ma la finisci di dire idiozie?

    Palermo è sporca e degradata perché è abitata da gente che non conosce minimamente il senso civico, e poi esistono persone che delirano come te e giustificano il degrado che c’è attorno.
    Ma anche seguendo il tuo folle delirio, allora continui a girare intorno alla questione:

    “a palermo serve semplicità e solidità. una superficie semplice è più facile da pulire e da sorvegliare. alla zisa si è scelta la complicazione, senza però saperla né realizzare né gestire.
    ci sono dei dislivelli? li devi risolvere in modo semplice. e invece si è scelto di complicarli: scalette, scivoli, passamano, cancelli, collinette …”

    Al di là del delirio folle di cui ho già fatto lo screenshot per fare ridere un paio di persone stasera, sforzati e concentrati un attimo per rispondere alla seguente domanda: chi è progetta ed esegue i lavori a Palermo? Risposta: i palermitani.

    Lo ripeto dinuovo: sono i palermitani che sporcano, e sono sempre i palermitani che gestiscono il territorio, lo dovrebbero pulire e amministrare. Gira e rigira cadiamo sempre lì. Ma siccome non ce la fate – è proprio una tara culturale, antropologica, e per questo rinnovo la sentenza finale: con voi è una discussione persa in partenza, non c’è modo di migliorare questa landa desolata di mondo – continuate imperterriti a cercare il colpevole altrove.

    Dai, punteruolorosso, dillo chiaro e tondo: è colpa dello Stato. Cosa c’entri lo stato italiano con la Sicilia è un mistero, dato che è una regione Autonoma e a Statuto Speciale (è entrambe le cose, sottolineo: la Sicilia ha poteri superiori a quelli di veri e propri stati come la Catalogna e la Baviera) e ha ampie risorse e poteri per fare tutto.
    Una regione che trattiene gran parte delle tasse, e ciononostante è un buco nero di fondi erogati da Roma e che finiscono puntualmente nel nulla. Ma sì, è colpa dello Stato, sarà stata colpa dei Savoia, o di Garibaldi. Dai, punteruolorosso, non continuare a fare queste circonlocuzioni e vai al dunque del tuo discorso.

    Ah, lo dico al lettore sprovveduto: il degrado del sud Italia è preesistente all’arrivo di Garibaldi. Basta legge Goethe, Gioacchino Murat e altri scrittori locali (Filangieri) per avere un chiaro quadro di quale fosse la situazione di degrado, abbandono e sottosviluppo sociale di questa parte di mondo.

  36. punteruolorosso

    @nikolaj stavrogin,
    il giardino della zisa è su tre livelli. è questo il dislivello a cui mi riferivo.
    le collinette di erbacce si trovano fra il livello 0 (piano della strada) e il livello 1 (vasca centrale).
    sono intervallate dalle scalette di tipo condominiale e da tutti quegli elementi di complicazione che ci sono al centro.
    se guardi questa foto, te ne rendi conto.
    https://www.educazioneambientale.com/id.php?tid=339

    il giardino è stato disegnato con un’estetica di tipo condominial-cementizio, né più né meno come il verde terrasi e l’attiguo roseto di viale campania. il problema principale del giardino della zisa e di altri spazi pubblici a palermo è questo. segue la sporcizia, ma è molto meno grave. quella la puoi togliere, la bruttura del disegno no.

    mi fa piacere se ridi coi tuoi amici, i quali saranno senz’altro dei nobili scapoloni che salgono col cavallo sopra le reni della povera gente, un po’ come nell’ottimo e indimenticabile romanzo a cui s’ispira il tuo nick.
    dobbiamo però anche chiederci che fine faccia l’altero e crudele stavrogin. ma questo, ai tuoi amici, è meglio che non lo racconti.

  37. Nikolaj_Stavrogin

    @punteruolorosso

    Oh, hai aperto un libro nella tua vita? Complimenti. Spero tu lo abbia letto veramente e non sia andato a fugare su google qualche pessimo sunto nella frenesia di capire chi si cela dietro questo nickname.

    Poi che dire? Perseveri nel delirio, che a questo punto credo sia prova tangibile che discutere di migliorare ‘sta città è tempo perso. Tempo perso perché la gente “bene” (si fa per dire) è esattamente come te. Delira, spara scemenze in continuazione. Adesso la sporcizia è colpa di due scale in stile condominiale, oppure è colpa delle vasche. Insomma, lei mi sta dicendo che se vede un paio di scale da fare le viene una irresistibile voglia di gettare sporcizia e defecare ovunque, distruggere e imbrattare ogni cosa si trovi nei paraggi.
    Una giustificazione legittima. D’altra parte in Svizzera, una terra nota per essere pianeggiante (è ironia, si sforzi di coglierla) sarà pieno di pattume in ogni angolo di strada. Si sa, quei poveri svizzeri al primo dislivello cedono subito nell’inciviltà. Lasciamo perdere poi i trentini: Bolzano sarà ricolma di spazzatura.

    Comunque la perla è senz’altro questa:

    “l giardino è stato disegnato con un’estetica di tipo condominial-cementizio, né più né meno come il verde terrasi e l’attiguo roseto di viale campania. il problema principale del giardino della zisa e di altri spazi pubblici a palermo è questo. segue la sporcizia, ma è molto meno grave. quella la puoi togliere, la bruttura del disegno no.”

    Un insieme inutile di parole vuote e senza senso, senza mai che colpiscano nel punto cardine della discussione. Chiacchiere al vento volte a cambiare tutto affinché nulla cambi. Avrebbe fatto meglio a leggere Tomasi di Lampedusa, forse le avrebbe addirittura fatto bene.

  38. Nikolaj_Stavrogin

    @punteruolorosso

    P.S.

    Ma lei abita a piano terra? No, me lo chiedevo seriamente. La sua teoria secondo cui un paio di gradini invogliano a vandalizzare e sporcare tutto è comunque interessantissima.
    Del resto, anche i giardini dello Schönbrunn e del Belvedere (Vienna) hanno dei gradini. E questi austriaci però si ostinano a tenersi in tasca i fazzoletti e non sporcano per terra.

    “segue la sporcizia, ma è molto meno grave. quella la puoi togliere, la bruttura del disegno no.”

    Questa è davvero esilarante. @The Villains of Palermo, fossi in te mediterei di fare un video con un collage di queste risposte deliranti.

    Vorrei ricordare, a punteruolorosso, che questo sito è letto anche da italiani residenti a Brescia, Milano, Firenze etc E no, non ne sta venendo fuori una bella immagine di Palermo.

  39. punteruolorosso

    @stavrogin,
    stai sbagliando una cosa dopo l’altra. somigli più a dimitri, il fratello violento e un po’ maldestro di un altro libro.
    neanche lui va a finire bene.
    confermo tutto quello che ho detto, e ti confesso di avere anch’io buttato una cartaccia nel giardino della zisa. l’ho buttata per il fastidio che mi dava la transizione fra i due livelli. col buio ho inoltre violentato un cane, cosa che non mi sognerei di fare qui dove sono.

  40. L'Abate_Faria

    @punteruolorosso

    Visto che parli di confessioni cambio gli abiti per farti contento.

  41. L'Abate Faria

    @punteruolorosso

    Anch’io confermo ogni singola cosa che ho scritto. E ripeto: lei è la prova (l’ennesima) che Tomasi di Lampedusa aveva ben inquadrato quale fosse la realtà siciliana: cambiare tutto affinché nulla cambi.

    Il problema della Sicilia, come di tutto il sud Italia, è di carattere culturale. C’è una lunga storia dietro che affonda le sue radici a ben prima della venuta di greci e fenici. È, ahimé, un problema culturale e anche antropologico, come dice The Villains. Una cultura ben radicata e stratificata nel sottofondo della società mediterranea che arriva fino al culto della Dea Madre (Grande Madre Mediterranea), di cui ancora oggi riecheggiano i pagani festeggiamenti (vedasi S. Rosalia la “Madonna Addolorata”, che sono relitti di queste epoche preistoriche).

  42. punteruolorosso

    @abate,
    ti consiglio a questo punto “guida ai piaceri e ai misteri di palermo”, libro del ’72 di pietro zullino. un forestiero che capì tutto della nostra città. ha delle teorie piuttosto bizzare e un po’ complottiste, ma molto interessanti, quasi profetiche rispetto ad alcuni fatti che sarebbero accaduti dopo.
    tu non sei diverso da ciò che critichi.

  43. L'Abate Faria

    @punteruolorosso

    Come un purosangue meridionale ti piace avere sempre l’ultima parola, vedo. Devi essere di quelli convinti di avere sempre ragione, e siccome hai aperto qualche libro, sei pure colto e gli altri tutti una massa di ignoranti. Eppure, nemmeno tante riflessioni e tanta cultura ti hanno insegnato a tenerti in tasca la carta anziché gettarla a terra, a non sporcare le aree pubbliche.
    Punteruolorosso, ti ringrazio per il consiglio, che comunque non seguirò perché non mi piacciono le derive complottare. Palermo la conosco bene, benissimo, purtroppo. Così come conosco molto bene i meridionali come te. E no, non siamo simili, per niente.

  44. The villains of Palermo

    @punteruolorosso
    Non so se ti sia reso conto di aver dichiarato in pubblica piazza di aver contribuito anche tu a sporcare la Zisa. Ma non solo, hai anche affermato di aver violentato un cane. Hai concluso infine che dove vivi tu (Düsseldorf, se non erro) non ti sogneresti mai di fare una cosa del genere.

    Ora vorresti insinuare che a Palermo ti comporti male perché non ti piacciono le infrastrutture, mentre a Düsseldorf fai la persona perbene perché invece ti piacciono.

    Non sarà forse che a Palermo puoi mostrare la tua vera natura perché sei con i tuoi simili? mentre a Düsseldorf senti la pressione sociale non solo della polizia, che ti farebbe pelo e contropelo, ma anche quella delle persone intorno a te?

    Se così fosse, anche tu avresti affermato implicitamente che il problema a Palermo è tutto antropologico. Altro che architettura e cultura del bello.

  45. L'Abate Faria

    @The Villains of Palermo

    Per questo ci sarebbe da fare un video con un collage di queste “perle”.

    Comunque ti invito a cogliere il VERO dettaglio chiave della confessione del nostro @punteruolorosso, di cui ero convintissimo non mi avrebbe disatteso:

    “segue la sporcizia, ma è molto meno grave. quella la puoi togliere, la bruttura del disegno no.”

    Ecco, questo è ciò che pensa punteruolorosso, ma è anche ciò che pensano tutti a Palermo. Gettare la carta a terra? Tanto c`è lo spazzino che poi pulisce. Il nocciolo è “se sporco fuori, non è un problema mio. C’è tanto qualcuno che pulirà per me”. Ovvero, in parole più sofisticate: “il bene pubblico vale zero, non mi compete, non sono io a doverlo tenere pulito”. E tutto questo sotto un articolo che denuncia il degrado di un parco adiacente ad un sito UNESCO!

    Lo dico e lo ripeto: i peggiori cittadini di Palermo sono quelli “bene”. Punteruolorosso non mi ha deluso neanche un po’, conosco benissimo questi soggetti. E più sono “colti”, più sono peggiori. Boriosi, convinti di essere migliori degli altri, orgogliosi delle proprie “origini” (non si sa cosa ci sia da essere orgogliosi di essere nati in un posto, tra l’altro degradato e pieno di criminalità), profondamente classisti con quelli al di sotto di loro, “umanisti” e terzomondisti con quelli al di sopra di loro. Arroccati nelle loro Torri d’Avorio e/o addirittura all’estero, mai a diretto contatto con ciò che Palermo è veramente (e Palermo NON È via Libertà, i quartieri residenziali nella zona nord o Mondello; Palermo non è nemmeno quei palazzoni a ridosso del tribunale).
    I cafoni ignoranti che costituiscono il 60% dei cittadini di ‘sto paesone hanno come giustificazione l’essere stati ghettizzati esattamente da personaggi come @punteruolorosso, ovvero quelli che appaiono “bene”, che fanno finte battaglie piene di retorica e parole vuote perché tutto rimanga così com’è. I loro privilegi sono quello che più importa, del bene pubblico invece ci sarà sempre qualcun altro ad occuparsene.

  46. L'Abate Faria

    P.S.

    Che poi, ‘sto delirio di dire che “è colpa dei gradini, non mi piacciono e quindi sporco tutto” sembra un mantra che ripete a filastrocca. Gli si è fatto notare che, anche qualora fosse vero, quei gradini li hanno progettati e fatti palermitani. Chi lavora alla RAP sono ancora palermitani.
    Si continua a girare intorno all’ovvio: sono palermitani quelli che sporcano per terra, soprattutto i residenti di quei quartieri, e sono sempre palermitani coloro che dovrebbero amministrare e tenere pulito tutto. Gira e rigira, si cade sempre là. Ma c’è questo confortante parolaio retorico a tranquillizzarli: basta dire che “la colpa è di qualcun altro”, senza mai specificare chi o cosa è questo altro. Se qualcuno incalza, diranno “È colpa dello Stato”. È una logica circolare, lo ripeto, la quale caratterizza un po’ tutti i cortocircuiti meridionali ed è per questo che è così difficile apportare cambiamenti in queste lande desolate d’Italia: quando si innesca una logica circolare significa che il discorso razionale perde ogni valore ed entra in gioco la superstizione, il pensiero magico. Pure Jules Verne ci scrisse qualche verso, a proposito della superstizione siciliana. Non per ultimo il sacrificio finale “è colpa dello Stato”, altro relitto di antiche tradizioni e usanze pagane di una società violenta e Matriarcale (con la M), quale è quella siciliana, ma anche quelle calabrese, campana etc. Società matriarcale di cui parlò anche il nostro Sciascia (per i curiosi, cercate una sua intervista disponibile sul sito RAI).

    Qual è la soluzione per i problemi del meridione d’Italia? Il commissariamento straordinario, pieni poteri, una dittatura militare con colonnelli e capi con nessun legame con questo luogo. Militari reclutati da molto lontano da questi luoghi, magari dal Piemonte o dal Friuli o perché no, anche tedeschi o spagnoli. Cent’anni di dittatura militare, di totale rastrellamento della classe dirigente, corrotta e inefficiente e vera causa del degrado palermitano.
    Questa è l’unica soluzione per tutte le regioni da Roma in giù. Tutto il resto è retorica, chiacchiera.

  47. The villains of Palermo

    @L’Abate Faria
    In effetti sono rimasto sempre perplesso dagli interventi di @punteruolorosso (non solo dai suoi), anche in articoli che (incredibilmente) affrontavano il degrado socioculturale locale.

    Un esempio lampante è quello sullo scandalo di Sferracavallo, in cui il consigliere Leopoldo “suggeriva” all’AMAT di mettere bus piccoli per consentire il parcheggio in divieto. Lì punteruolorosso ha scritto un commento totalmente fuori tema, parlando di frequenza di treni, marciapiedi, tram e collettori fognari.

    Detto ciò, è importante anche fare una distinzione: non tutto il Meridione è allo stesso livello di diversità antropologica. Più ci si allontana da Palermo e più la situazione si avvicina alle dinamiche delle moderne società civili occidentali. Per carità, non che si arrivi ai livelli della città dove @punteruolorosso si è trasferito e riga dritto, ma avendo avuto la sfortuna di essere nato e cresciuto a Palermo tutto è relativo: ho imparato a farmi andare bene, anzi benissimo, anche le sfumature.

  48. L'Abate Faria

    @The Villains of Palermo

    Che poi, a @punteruolorosso non c’è che chiedergli: ma dove sono i gradini al mare di Mondello? O nelle pinete di Monte Pellegrino?
    Perché tutte le aree verdi di Palermo sono piene di monnezza, degrado, spazzatura, auto bruciate etc?

    Ci sono gradini pure nelle spiagge, nei parchi, nelle riserve naturali?

    Quando penso che questi commenti vengono letti anche da italiani di Milano, Torino, Venezia, Firenze etc non posso che comprendere il perché abbiano tanta diffidenza nei nostri confronti. Dire di essere di Palermo nel 2025 equivale a dire di provenire da un posto inferiore ed è sinonimo di degrado e arretratezza.

  49. Pablo

    @ The Villains of Palermo…In questi ultimi giorni di fine estate, mi sto sbellicando dalle risate leggendo i commenti di un utente ai tuoi video su YouTube.
    Questo utente, tale JackassHunter, ti sta, in modo ironico, descrivendo perfettamente.
    Rimarca il fatto che tu, col tuo comportamento stradale, sei perfettamente in linea con la gente che dici di criticare. In sostanza, hai un comportamento palermitano al 100%, anzi sei più incivile, cafone e “antropologicamente” palermitano (come ami definire tu) della maggioranza dei cittadini. Non c’è nulla da aggiungere a quei divertentissimi commenti, è quello che moltissimi pensiamo di te e di gente come te.
    Non hai nulla da insegnare a nessuno se ti comporti così. Sei parte integrante, con i tuoi strombazzamenti, urla e improperi maleducati, dei problemi e della inciviltà di questa città.
    Un forestiero che dovesse vederti nel tuo agire quotidiano, porterebbe con sé il ricordo di una persona pericolosa e da evitare, con comportamenti riscontrabili in Africa o in India.
    Vi consiglio di andare a visitare il canale YouTube di The Villains, così aumenta le sue visualizzazioni, e di leggere nel frattempo i bellissimi commenti di JackassHunter in cui si fa pelo e contropelo del nostro eroe urbano The Villains.
    Buona estate.

  50. L'Abate Faria

    @The Villains of Palermo

    ” non tutto il Meridione è allo stesso livello di diversità antropologica. Più ci si allontana da Palermo e più la situazione si avvicina alle dinamiche delle moderne società civili occidentali.”

    Sono d’accordo, ma parliamo di piccole isole felici. In Sicilia la “zona franca” è Ragusa, Modica, Siracusa e parte del siracusano, intorno a Taormina. In Campania è Salerno e Benevento (che comunque è in Campania solo politicamente, perché etnicamente i beneventani sono altro). In Puglia la zona di Lecce e qualcosa nel tarantino. Sono le zone “grecizzate” del meridione, e il motivo del loro essere più civili è questo. Poi vero, più ci si allontana da Palermo (e Napoli), più si entra nella civiltà. Non c’è dubbio. Nicosia è un altro mondo rispetto all’hinterland palermitano. Ma non voglio illudere nessuno: è solo apparentemente così. Il modo di pensare è lo stesso, semplicemente li vedi meno incivili perché sono molti di meno, e vivendo nei paesini, conoscendosi, non possono gettare la monnezza davanti la casa di Caio, che conosce Tizio, che è amico tuo etc

    E poi purtroppo, essendo Palermo (e Napoli) città accentratrice, devi averci sempre a che fare. O per l’università, o per altre istituzioni. Alla lunga non resta che fare il salto di diversi paralleli verso nord, imho.

  51. L'Abate Faria

    @Pablo

    Che commento inutile e ridicolo. Il capovolgimento della realtà:

    “Un forestiero che dovesse vederti nel tuo agire quotidiano, porterebbe con sé il ricordo di una persona pericolosa e da evitare, con comportamenti riscontrabili in Africa o in India.”

    Tutti i turisti che provengono da luoghi civili associano Palermo all’India o all’Africa, è un dato di fatto. Che vi sia una persona indignata e che denuncia il degrado e che incontra un così elevato contrasto da parte dei commentatori di un sito che dovrebbe muovere critiche costruttive (e @The Villains le critiche costruttive le ha eccome, lo sono di suo già i suoi video di denuncia di degrado, strafottenza e inciviltà diffusa) semplicemente dà più valore al suo lavoro.

    Ci vorrebbero altri canali come quelli di The Villains of Palermo, sempre su Palermo stessa.

    Sono i commenti come il tuo che mi fanno pensare che sia davvero una battaglia persa, lo dico in tutta sincerità. Il “forestiero” pensa male di te e di quelli che difendi, ed è inutile che tenti di convincerti del contrario.

  52. The villains of Palermo

    @L’Abate Faria
    Guarda io anche nella stessa Sicilia, nella provincia dove sto per trasferirmi, mi è capitato che i locali mi chiedessero da dove venissi. Speravo non lo facessero mai perché mi sono vergognato ad associare la mia persona a Palermo.

    L’ultima volta ero indeciso se inventare una balla e quindi sono stato qualche secondo in silenzio, tant’è che, percependo l’imbarazzo, hanno aggiunto successivamente “se posso chiedere”. La prima cosa che farò appena posso è cambiare residenza. Se potessi mi cancellerei anche dai registri di nascita.

    Palermo è il luogo in cui, le rare volte che le forze dell’ordine lavorano, i locali scendono in strada per aiutare il ladro a scappare. Qui ci sta gente cattiva senza alcun rispetto degli spazi comuni, delle persone e nemmeno della proprietà altrui.

    Come vedi anche qui la gran parte si sentono chiamati in causa, perfino l’admin. Si arrampicano sugli specchi spostando l’attenzione dai fatti a come questi vengono raccontati. E questo sulla carta dovrebbe essere uno spazio web di palermitani “non palermitani”, e invece mostrano tutti la loro vera natura. Questo la dice lunga sull’esigua percentuale di persone perbene a Palermo.

  53. @Nikolaj_Stavrogin e la famosa arte di mettere parole in bocca alla gente.
    Menomale che ci sei tu che ci illumini dall’alto della tua saggezza

  54. Però fa piacere constatare che gli IP siano uguali ma cambiano solo i nomi utente 😀
    E questo vale da avviso…

  55. L'Abate Faria

    @antony977

    “Però fa piacere constatare che gli IP siano uguali ma cambiano solo i nomi utente 😀
    E questo vale da avviso…”

    Lol, bannami. Come ha fatto l’altro comparuccio tuo nel gruppo dei tuoi amichetti due anni fa.

    Ma poi ci sei o ci fai? L’ho scritto a chiare lettere che ho cambiato nickname da Stavrogin a L’Abate Faria. Ti pare che ho paura di un branco di buffoni? Bisogna essere messi male per avere paura di uno come te.

    State passando per quello che siete: un utente dice chiaro e tondo che sporca in un monumento patrimonio UNESCO e tu minacci di ban un altro utente che lo rimprovera. Anzi, a quanto vedo, mi hai già bannato.

    Siete davvero una barzelletta. Banna pure ‘sta gran coppola di minchia adesso.

  56. Grazie, sei uscito fuori tutto al naturale.
    E se qualcuno ti aveva già bannato da chissà dove (non posseggo il registro universale), evidentemente qualche motivo l’avrà avuto. O glielo avrai dato.
    Ovviamente l’avviso non vale solo per te, scannatevi fra di voi fuori da qui. Grazie

  57. Massimiliano

    Buongiorno, vorrei ricordare al signore The villains of Palermo che pagare le tasse è dovere di ogni buon cittadino, niente di cui vantarsi a sproposito, la normalità, allora invece di etichettare e buttare veleno sugli altri cerchiamo di pretendere dalle autorità preposte di fare rispettare la norme, sia al cliente esterno che a quello interno, provando a scrollarci di dosso il peso dei nostri fardelli sociali.

  58. The villains of Palermo

    @Massimiliano
    Appunto, “ogni buon cittadino”. Palermo è un paesone retrogrado in cui l’illegalità è cultura: pagare le tasse è un atto rivoluzionario, così come rispettare gli spazi comuni. Quindi certo che mi vanto. Tu le paghi? non lo hai mai detto, ti sei solo lamentato dei servizi.

    @Antony977
    Metti il bavaglio alle poche persone civili di Palermo, insinuando anche che siano tutte la stessa persona. Perché lo fai? A Palermo sembra così assurdo che ci sia più di una persona antropologicamente evoluta che deve essere per forza la stessa?

    Poi ho letto chi sei sull’apposita sezione: “consulente esterno della commissione trasporti presso l’ARS (Assemblea Regionale Siciliana)”, “mi interfaccio con le amministrazioni locali in merito alle problematiche dei trasporti”.

    Quindi, nella migliore delle ipotesi, sei “solo” in conflitto di interessi. Devi mantenere l’ambiente impregnato di palermitani con la puzza sotto il naso, funzionali alla politica locale con cui hai rapporti, composta dalla stessa genetica. Da qui si spiegherebbe anche perché fai i copia/incolla degli avvisi comunali.

    Nella peggiore delle ipotesi, in aggiunta alla prima motivazione, sei tu stesso il tipico palermitano: non rispetti le regole (parcheggi in doppia fila, superi a destra, attraversi dove vuoi ecc.), anche quelle all’infuori del codice della strada (come @punteruolo rosso, che ha scritto di avere gettato carta a terra e di aver aggredito un cane). Quindi ti senti chiamato in causa. Sbaglio?

    Altrimenti non mi spiego perché hai da sempre avuto tutto questo astio. Ti ho anche scritto in privato per chiederti di supportare la petizione lanciata contro gli scooter illegali senza targa, ma non mi hai mai cacato. Tuttavia, se si tratta di prendere posizione per screditare chi chi “osa” parlare dei problemi veri, sei sempre in prima linea.

  59. @The villains of Palermo
    mai lette così tante cose banali, e la tua approssimazione è al pari di quelli che screditano essendo a corto di argomenti
    Dai per scontato che posteggio in doppia fila (neppure uso l’auto…), non rispetto le regole (hai chiesto il mio pedigreee alla Prefettura o abbiamo fatto il militare assieme), e un presunto conflitto di interessi (con le mani sporche) dove mi andavo a interfacciare con presunti delinquenti. Comunque la mia consulenza gratuita è cessata nel 2016. Insomma, dall’alto del tuo piedistallo esclami “chi non è con me è contro di me”. Perché solo tuo hai il dono della verità assoluta…tutti gli altri hanno del marcio.

    Aggiungo, non si tratta di mettere il bavaglio qui o fare del vittimismo di seconda mano.
    Ma nel web ci sono delle regole ben chiare che bisogna rispettare.
    Non è il bar dello sport dove pensi di stare a parlare con chiunque con questo linguaggio, ma vige il rispetto e un comportamento consono. Come vedi a non rispettare una banale regola non sono io.
    Ti ho avvisato come ho fatto con altri utenti. Se volete scannarvi fra voi, fatelo ma fuori da questo spazio. Se hai voglia di insultare continua ma ti assumi le tue respnsabilità. Le cose non le ripeterò ancora una volta.
    Grazie per la comprensione.

  60. Anonimo

    @The villains of Palermo Quando avrai finito i tuoi monologhi allora forse potrai cominciare a dialogare con gli altri, cerchi solamente lo scontro, hai una visione molto parziale della realtà e assecondando il tuo ego pensi di essere migliore degli altri. Buona fortuna.

  61. Massimiliano

    Scusate, è partito il commento anonimo.

  62. l’utente villains non è stato bannato bensì avvisato. Penso di aver scritto in italiano: questo spazio non è il bar dello sport dove ognuno si sfoga utilizzando un linguaggio boccaccesco o le offese facili.
    Assurdo che sarei io ad attaccare dove aver letto tante banalità su di me e non solo.
    Inutile che si gira la frittata parlando di bavaglio o dissenso.
    Volete scannarvi fra voi, fatelo ma fuori da qui.
    In ultimo, non sono l’unico admin qui dentro.

  63. The villains of Palermo

    @Antony977
    “Dai per scontato che posteggio in doppia fila”.

    No gioia, ho fatto solo ipotesi. Ipotesi che tu stesso hai smentito. Quindi sono ancora più confuso, e ti richiedo: perché fai così? Continui ad attaccare sul piano personale (“verità assoluta”, “piedistallo”), tiri fuori la questione del tono e del rispetto formale, spostando il focus dal contenuto alla forma. Dici di non avere più rapporti con l’ARS o con il Comune, ma non spieghi mai perché difendi così accanitamente uno status quo così marcio.

    Io, @BELFAGOR, @Nikolaj_Stavrogin/L’Abate Faria (e altri) parliamo di sostanza: degrado, responsabilità collettiva, azioni concrete – anche con dati alla mano. Tu invece rispondi sulla forma: tono, educazione, “rispetto delle regole del web”.

    È la solita retorica di chi non vuole disturbare il sistema: o perché ne fa parte, o perché si sente a disagio davanti a chi rompe l’equilibrio della complicità silenziosa.

    Palermo è piena di problemi causati dagli stessi palermitani. Non sono chiacchiere da bar, sono discorsi seri, da portare dentro le istituzioni.
    Ma per te è normale vivere in un posto dove il vicino scarica elettrodomestici in strada, mentre moglie e figli scorrazzano su mezzi illegali senza targa? Dove un politico “rimprovera” l’AMAT per non usare bus più piccoli, così da agevolare chi parcheggia in divieto?
    Vivi in un posto in cui ogni anno bruciano cassonetti e mobili in strada per strani rituali antropologici, sotto gli occhi complici di chi dovrebbe portare ordine a suon di manganello. E se le forze dell’ordine si ricordano di dare la caccia al ladro, la gente scende in strada per difendere quel ladro.

    Capisco che per alcuni la vera emergenza siano i toni accesi, non gli scooter illegali, l’immondizia lanciata dal balcone o il rischio di essere investiti anche sul marciapiede.

    Ma tranquillo, continueremo a parlare (nonostante i tuoi continui tentativi di ban), anche se dà fastidio. Perché il problema è là fuori, non nei commenti.

  64. L'Abate Faria

    Grazie dell’informazione, Antony, sebbene ero conscio del fatto che amministri coi tuoi comparucci questo blog (e immagino bene chi siano). Che dirti? Il sottoscritto non ha attaccato né offeso nessuno. Cancellerete anche questo commento? E sì, avete bannato anche The Villains Of Palermo, magari tu ancora non ne sei a conoscenza.

    Visto che mi cacciate, tolgo il disturbo. Ma questi screenshot, a tempo debito, mi toglieranno qualche soddisfazione. Visto che ti senti con la coscienza tranquillo suppongo tu non abbia nulla da pensar male.

    Buona continuazione.

  65. Ecco, stai semplicemente dimostrando col tuo ego di voler imporre una certa superiorità morale su tutto.
    Chi disente da te è marcio, difende le istituzioni corrotte, gli piace vivere nel degrado e in questo sistema ci va a braccetto. Solo tu sei l’illuminato.
    E lo scrivi proprio a me, che sono l’autore dell’articolo sui bus Amat a Sferracavallo 😀
    A me che settimanalmente denuncio gli scooter elettrici fasulli presso la PM.
    Da questo momento non rispondo più perché questa discussione è completamente fuori tema.
    Vale l’invito che ti è stato fatto precedentemente.
    Diversamente un altro admin ti accompagnerà alla porta.

  66. @abate, ieri hai scritto “ho ben di meglio da fare che stare a scrivere in un luogo amministrato da uno come te.”
    Eppure sei ancora qui…come i tuoi precedenti commenti deplorevoli che ricorderai.
    Quindi villains è stato bannato però stranamente ancora scrive. Hai fatto tutto tu.
    Arrivederci

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